La condivisione di conoscenze, esperienze e relazioni come risorsa preziosa per la crescita di ogni azienda.

mercoledì 4 gennaio 2012

IL DECRETO SALVA ITALIA SPINGE LE AZIENDE VERSO L'OUTSOURCING

Le feste sono passate e anche la manovra di Natale. Meglio nota come “decreto Salva italia”, come l’ha definita lo stesso Presidente del Consiglio accende i riflettori sulla riforma delle pensioni, stravolgendone alcune consuetudini, in primis il passaggio dal metodo retributivo al contributivo. A seguire l’aumento dell’Iva a partire da giugno 2012 con il 2% per le aliquote del 10 e 21%, il taglio alle Province, gli sgravi fiscali per le imprese in particolare del Mezzogiorno; ma anche le imposte sul lusso e (alcuni) tagli alla politica...



Queste le voci più rilevanti della Legge n°214/2011 che mette mano alle già vuote tasche degli italiani e che certamente non rende facile nell’immediato la tanto agognata crescita, lo sviluppo e in molti casi la salvaguardia  del già provato  status di famiglie ed aziende.


È anche vero però che se da un lato le risorse economiche che avremo  a disposizione saranno inferiori rispetto al 2011, dall’altro possiamo cogliere la sfida, impegnando le nostre capacità per migliorarci sia come imprese che come singoli.
Per resistere sulla giostra del mercato, la scelta di esternalizzare alcuni dei servizi o interi comparti delle nostre aziende appare passaggio obbligato per riuscire a mantenere gli stessi standard produttivi, riducendo i costi fissi.
Un rimedio anti – crisi arriva da quelle società che offrono servizi alle imprese. Fari che guidano micro,  piccole e medie realtà imprenditoriali lontano dalla destabilizzazione economica - finanziaria accompagnandole verso una più sicura navigazione.
Perché a quanto si evince da alcuni articoli della legge sono stati comunicati aumenti anche nel costo delle bollette di luce e gas: un costo fisso che è quasi impossibile da contenere soprattutto se si analizza il tessuto imprenditoriale e i recenti aumenti anche nel settore dei carburanti. A denunciare l’ulteriore “stangata” è anche la Coldiretti che con una nota dichiara come ''l'aumento della spesa energetica in un momento di crisi ha un doppio effetto negativo, in primis perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie e in più perché aumenta anche i costi delle imprese. Il costo dell'energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole, ma anche tutte quelle che necessitano semplicemente del riscaldamento”.

Nessun commento:

Posta un commento