Ad oggi sono ancora poche le aziende che hanno compreso la
potenza dei social network per promuovere e far conoscere la propria Brand Identity. Circostanza che noi di Personal Planner conosciamo bene
e con la quale ci confrontiamo professionalmente
ogni giorno. Avviare mirate azioni di
social media marketing, vuol dire avviare un dialogo con i propri utenti, creare
una community, farsi conoscere ed essere presenti sul Web, perché ad oggi
l’informazione, la comunicazione ed il mercato corrono in Rete e non esserci
può essere pregiudicante.
A tal proposito, una recente indagine dello IULM (Libera Università di Lingue e
Comunicazione) ci ha offerto una soddisfacente panoramica dello status social delle aziende. Condotta su 720 realtà di piccole, medie e grandi dimensioni l’indagine ha
rilevato che solo il
32,5 % delle imprese made in Italy utilizza qualche strumento partecipativo
nelle attività di comunicazione, percentuale che sale al 57,9%
nel caso di grandi realtà e scende al 10% tra le piccole. A quanto è emerso
addirittura l’83 % delle aziende non ha aggiunto sul proprio sito ufficiale
alcun banale link di condivisione con i Social Network, ma ecco in sintesi lo stato attuale in Italia.
Facebook si conferma il canale più
popolare, scelto dal 71,1% delle aziende che hanno attivato almeno un social
media, ma in grande crescita risultano anche l’uso di Twitter (39,8%), Linkedin (35,7%)
e YouTube (32,0%)
utilizzati dalle aziende già presenti sul colosso di Mark Zuckerberg.
Per quelle aziende che attivano profili su a medio termine
si pone però la questione della così detta social media ability, vale a dire la
capacità delle aziende di gestire e mantenere attivo un
costante dialogo con i propri utenti. Vuoi
per motivi di tempo o per scarsa dimestichezza, fatto sta che ad oggi curare e
veicolare la propria immagine ed i servizi o prodotti offerti risulta per molti
ancora problematico.
Su questo argomento, strategico per un’efficace
comunicazione aziendale, il prof. Guido Di Fraia, Direttore Scientifico del Master, ci rivela che “alcune aziende
italiane, anche di piccole e medie dimensioni, utilizzano sempre più spesso i
social media nelle loro attività di comunicazione e marketing, a testimonianza
di un sempre maggiore riconoscimento dell’importanza strategica di tali canali.
Ma purtroppo i risultati ottenuti testimoniano anche come essi siano ancora
molto spesso gestiti in maniera un po’ improvvisata e poco consapevole delle
logiche comunicative e dei linguaggi propri di ciascuno di tali canali.”
Del resto è comprensibile: i liberi professionisti, i
freelance, le imprese oggi si rendono conto
dell’importanza strategica del fare
social communication, ma semplicemente non ne hanno tempo poiché impegnati nel
loro core
business. Curare i contenuti, selezionare le immagini più significative,
avviare relazioni online con il proprio network, veicolare i
servizi/prodotti della propria azienda
sono solo alcuni degli aspetti legati alla comunicazione cui bisognerebbe
dedicare almeno il 30% della propria giornata lavorativa.
Ebbene, a questo punto non vi resta che analizzare lo status
“social” della vostra azienda, valutare quali profili social attivare e in
quale circuito di social media inserirvi. Iniziate col promuovere voi stessi per
promuovere il vostro Brand oppure, affidatevi a specialisti
del settore che sanno come veicolare nel modo più opportuno la vostra
immagine.
Qui,
potete scaricare il documento integrale dello studio
Chiara Cirillo
Responsabile Comunicazione
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